Migrazioni, Viaggi, Miraggi

In collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti del Veneto e con l'Istituto Comprensivo "G. Parini" di Camposampiero

 

Camposampiero

 

11-16/04/2016

 

Rassegna Internazionale

della Cultura e del Libro

Prima Edizione

 

Il Programma

 

 

La prima edizione della manifestazione camposampierese realizzata dall'Associazione Culturale Dialogo è stata centrata su un tema "... più che mai d'attualità, non solo nel Veneto, ma in Italia e nell'Europa intera; ed è qualcosa che è parte integrante non solo delle vite di molte famiglie ma della nostra storia degli ultimi duecent'anni.

 

L'emigrazione italiana all'estero, che si può far risalire a due secoli fa, ha poi avuto i suoi picchi tra gli ultimi decenni dell'Ottocento e la prima guerra mondiale; e un'ampia ripresa tra la fine della seconda guerra mondiale e gli anni Sessanta, quando gli effetti del boom economico iniziavano a stabilizzarsi nel nostro paese, diffondendo il primo consumismo di massa e ampliando a fasce fino ad allora povere della popolazione il godimento di un primo benessere economico.

 

Negli ultimi anni la tendenza si è in prevalenza invertita: siamo noi ad ospitare migranti provenienti sia dalle zone più povere del nostro continente sia dall'Africa e dall'Asia, spesso in fuga da condizioni di vita al limite dell'umano.

 

Questo ha talora creato perplessità o contrasti che si sono diffusi senza che, nella fretta d'ogni giorno, ci sia sempre stato il tempo necessario per ricordare o riflettere sulle condizioni dei nostri emigranti di un tempo, sui loro drammi e la voglia di 'voltar pagina', come nei versi di una nota canzone: Andemo in Transilvania / a menar la carioleta / che l'Italia povereta / no' ga bezzi da pagar ..."

 

(Dal flyer della manifestazione)

Si riporta qui, in particolare, la videoregistrazione della relazione di Gian Antonio Stella, appositamente predisposta per i ragazzi dell'I.I.S. "I. Newton" di Camposampiero.

 

E' facile individuare in essa gli elementi che legano la tematica delle migrazioni a quelle della tecnologia: si migra verso mondi dalle economie più ricche, con sistemi produttivi caratterizzati da tecnologie innovative che producono sviluppo e richiedono forza lavoro.

 

Gli immigrati contribuiscono, dunque, a rendere possibile la crescita economica e sociale dei paesi in cui si insediano, pagando quasi sempre un caro prezzo per un'integrazione spesso non pienamente raggiunta.

 

Proprio la loro condizione dovrebbe ricordare al nostro Veneto dei record, ora in crisi, di essere nato nella povertà e dalla capacità di innovare, una capacità che può essere ritrovata solo se non si dimentica la nostra storia.